Ricordiamo che gli scrutini non svolti per sciopero non possono essere rinviati alle ore successive della stessa giornata (configurandosi, altrimenti, una attività antisindacale). Infatti, come sopra riportato, l’accordo attuativo della legge 146/1990 che regolamenta i servizi essenziali in caso di sciopero, prevede esplicitamente che le operazioni di scrutinio delle classi non di esame possano essere differiti non oltre cinque giorni rispetto alla scadenza programmata della conclusione. La norma, cioè, parte dalla evidente considerazione che gli scrutini non effettuati si rinviano ai giorni (e non alle ore) successivi; anche perché ragionevolmente fondata sull’idea che la riconvocazione debba seguire una procedura che non prevede la disponibile e costante presenza in sede del docente in sciopero. Ogni altra interpretazione risulta arbitraria e fuori norma e come tale impugnabile per violazione dei diritti sindacali. Ogni comportamento lesivo del diritto di sciopero deve essere comunicato immediatamente al sindacato per le iniziative opportune. Un primo intervento del Sindacato provinciale o della RSU può consistere, quando è necessario, nel diffidare il Dirigente scolastico a non attuare iniziative antisindacali
Per garantire la massima sicurezza agli utenti e ai collaboratori della FLC CGIL di Cagliari nei periodi dell’emergenza sanitaria è necessario programmare il ricevimento nei locali della Camera del Lavoro Metropolitana CGIL di Cagliari. Compila il seguente modulo online per prenotare una consulenza individuale. Sarai ricontattato per telefono o per mail. https://forms.gle/K2eY5v4NqEuV1NgMA Prenota la tua consulenza
Il personale interessato, per poter partecipare, deve collegarsi al precedente link Sarà consentito l’accesso fino a 220 partecipanti riservando i restanti per interventi richiesti da coloro che assistono in diretta streaming sul canale YT Canale YouTube per la visione della diretta streaming https://www.youtube.com/channel/UCficABybSuSjVCM9H1A69Lg/live
Chi assiste alla diretta YT e volesse intervenire in assemblea può farne richiesta con invio mail a xassemblea@gmail.com. Sarà ammesso in ordine di richiesta.
Si informa che eventuali dati personali forniti per l’accesso alla videoconferenza o presenti nell’account utilizzato saranno trattati per la sola partecipazione all’evento e saranno distrutti entro 10 giorni dalla conclusione degli eventi.
Carissime/i, con l’avvio della cosiddetta “fase 2 per l’Emergenza Covid-19”, l’approssimarsi della conclusione dell’anno scolastico e dell’anno accademico e dell’avvio del nuovo anno, ancora troppe sono le problematiche aperte e le domande in attesa di risposta. In questo contesto, si rende necessario intensificare la nostra iniziativa, attraverso gli strumenti che attuale stato emergenziale ci consente di utilizzare. Infatti, tanti sono ancora i nodi irrisolti, in particolare nella scuola l’assenza di un protocollo specifico sulla sicurezza e la tutela della salute, le criticità e i limiti evidenziati dalla didattica a distanza, le mancate stabilizzazioni del personale docente e Ata, l’assenza di un piano straordinario di investimento per potenziare gli organici e dotare le scuole di risorse e strumenti necessari, e questo solo per citare i principali. Per tali ragioni, le Segreterie unitarie hanno deciso di promuovere per mercoledì 13 maggio 2020, una giornata di assemblee in videoconferenza da svolgersi in tutta Italia, a livello provinciale e in orario di servizio, ove possibile unitarie, con all’odg appunto le principali problematiche tuttora irrisolte, su cui verranno a breve inviati i materiali unitari (slide che potranno essere utilizzate per lo svolgimento dell’assemblea). Come annunciato anche nella videoconferenza stampa unitaria dei Segretari generali, queste assemblee rappresentano un primo step di una mobilitazione che non esclude ulteriori iniziative, in mancanza di risposte e dell’apertura di un confronto con le OOSS da parte del Ministero.
Importante sentenza in difesa dei diritti
dei lavoratori della scuola in Sardegna.
Il 18 marzo scorso il Giudice del lavoro
di Cagliari, la dott.ssa Daniela Coinu, ha emanato l’ordinanza di accoglimento
totale del ricorso promosso dalla FLC CGIL di Cagliari per una lavoratrice
dell’IC di Via Stoccolma di Cagliari, patrocinato dall’avv. Luigi Pateri,
contro l’allora MIUR. Si ricorreva avverso la mancata applicazione delle
limitazioni delle mansioni professionali prescritte dalle certificazioni
mediche. Infatti, la lavoratrice veniva impegnata in compiti pericolosi e
pregiudizievoli con rischi di ulteriori aggravamenti delle proprie condizioni
di salute.
La giudice ha accolto integralmente il
ricorso disponendo il divieto di adibire la lavoratrice a tali mansioni nonché
di esporla alle polveri nocive per la sua salute. Di seguito la disposizione
del Giudice del Lavoro
“visti gli artt. 669 bis ss. e 700 c.p.c.,
ordina al Ministero convenuto di evitare
di adibire la ricorrente, oltre che a mansioni di “pulizia dei locali, degli
spazi scolastici e degli arredi”, altresì a qualunque attività che comporti
l’esposizione della medesima, anche solo saltuaria o occasionale, a sostanze
chimiche quali quelle rilasciate dai toner delle macchine fotocopiatrici;
dichiara compensate tra le parti nella
misura della metà le spese del giudizio e condanna il Ministero convenuto al
rimborso, in favore della ricorrente, della restante metà, che liquida in €,
1.533,50, oltre spese generali nella misura del 15% e accessori di legge, da
distrarsi in favore del difensore antistatario.”
La lavoratrice da tempo manifestava
sintomi diversi che ripetuti accertamenti riconducevano a patologie incompatibili
con l’esposizione alle polveri, a mansioni di pulizia o altre attività che
prevedevano la movimentazione di carichi eccessivi. Nonostante queste evidenze
certificate dalla copiosa documentazione medica, è stata comunque costretta in
forza di ordini di servizio a tali mansioni e a subire rimproveri di negligenza
e di scarsa applicazione al servizio.
Durante l’ultima crisi
seguita all’esposizione al toner presso la scuola ove prestava servizio, la
lavoratrice ha dovuto contattare personalmente l’ambulanza per il soccorso. Una
situazione inaccettabile che, non ha trovato soluzione per l’ostinazione da
parte del Dirigente e dell’Amministrazione scolastica nel reiterare le
indicazioni di servizio lesive della salute e sicurezza della lavoratrice. Una
ostinazione vessatoria e punitiva che ha obbligato alla decisione del ricorso
legale.
Davvero pochi a sostenere la
lavoratrice che aveva il terribile torto di far valere i propri diritti. Siamo
contenti che la lavoratrice possa finalmente svolgere il suo lavoro a testa
alta senza che questo provochi pregiudizio al suo stato di salute.
Purtroppo, gli atteggiamenti dirigisti e autoritari, legati a deteriori concezioni aziendaliste, che da qualche tempo distorcono la natura democratica e partecipativa della scuola pubblica, costringono sempre più spesso a ricorrere al giudice per vedere riconosciuti anche diritti evidenti e abbondantemente comprovati dalle certificazioni mediche, con ricadute fortemente negative per il lavoratore dal punto di vista psico-fisico ed economico. Riteniamo opportuno ricordare che i costi sostenuti per i giudizi ricadono sullo Stato, ovvero su tutti noi. Crediamo sarebbe opportuno invece che i costi fossero imputati a carico dei singoli dirigenti scolastici per i quali il giudizio abbia sentenziato la violazione delle norme a tutela dei diritti dei lavoratori. Segnaliamo, a tale riguardo, la sentenza in questione al direttore Generale dell’USR della Sardegna.
Ringraziamo l’avvocato Luigi Pateri per l’ottimo
lavoro svolto.
Condannata per attività ANTISINDACALE la Dirigente Scolastica di un Istituto scolastico dell’area Metropolitana di Cagliari. Sulla materia del contendere è stata integralmente sconfitta la linea dell’ANP.